giovedì 17 luglio 2008

Sensazioni di straniamento

Forse sono io, che oggi per motivi piuttosto personali anzichè no, rielaboro le informazioni in modo distonico.
Eppure una rapida scorsa cartacea ed on line alle notizie lascia la sgradevole sensazione che in Italia ci si occupi sempre di altro...
Altro dal resto del mondo; e non è poco e neppure piacevole, considerando che l'autarchia profetizzata da nostro ministro delle finanze un annetto fa, è una cazzata clamorosa in una rete di legami economici che ci lega persino alle scoperte prossime venture che si faranno su Marte.
Sempre e comunque di altro, ora che non si trova nemmeno a pagarlo un economista di fama più o meno mondiale, che prospetti non dico pane&rose, ma almeno una speranza piccina picciò.
Altro:
schedature, impunità, cene, liti da cortile.
PdL e Pd pari sono.
E Veltroni non è che ne stia uscendo benissimo nemmeno lui.
E mi duole il cuore e pure il fegato un pochino, a dover dar "ragione" (che il Dio del buon senso mi perdoni) al ministro Calderoli, quando sottolinea che è inutile star a perder tempo con lo scudo per i parlamentari, perchè c'è una crisi mondiale (economica in primis, ma non solo economica aggiungerei) in atto, che in qualche modo noi civilizzatissimo mondo occidentale dovremmo fronteggiare, in un qualche bislacco modo.
Ma nous sommes italiens... e pensiamo ad altro, convinti dalla nostra superbia, che una volta di più l'astuzia e la furberia ci pareranno il culo.
Siamo alla fine dell'impero romano d'occidente?
Continua a sperare, seguo il coniglio... e vediamo fino a che punto si arriva.

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