giovedì 17 luglio 2008

Quotidianità del quotidiano

Ci vuole sempre più pelo sullo stomaco per affrontare la quotidiana lettura del quotidiano.
Forse sbaglio acquisto, e non dovrei ostinarmi ad infilare il naso tra le pagine della "Repubblica".
Forse dovrei, con saggia e lbertaria moderazione PdL, affidarmi al Belpietro-pensiero.
Lui si che condurrebbe per mano Alice nel paese delle meraviglie.
Invece mi ostino, a navigare nelle merDaviglie anche oggi:
- più impronte digitali per tutti, che Putin è pur sempre uno dei nostri migliori amici, e il KGB avrà pur qualcosa da insegnare anche a noi.
- ottenuta l'immunità/impunità per sè, perchè negarla agli amici di sempre? "Non mi fermerà nessuno", così disse.
- Saccà continua a stare al suo posto, comodamente seduto su una delle tante poltrone Rai, occupate con dubbissimo buon gusto. Non mi scandalizzano i pompini; ma mi girano le palle a pensare che il suo stipendio lo pago anch'io.
- L'Unto untuosamente inviata cena gli amici suoi, gli imprenditori, l'Italia del fare la definisce il Bassissimo...
Già, perchè noi, povera gente che si sporca le mani con lavori da 1000 euro al mese, ci grattiamo 12 mesi su 12 senza sosta...
Sono LORO l'Italia del fare. Loro che pensano positivo, mentre noi ormai abbiamo delegato qualsiasi pensiero, sia esso positivo o negativo, dopo una consensuale lobotomia davanti alla TIVVVVI'.
Che gli si strozzi un'aragosta in gola...
Oggi mi sta più sull'anima del solito, questo playmobil sottodimensionato che si atteggia a gran statista.
Vieni a prendermi, ho già l'inchiostro sui polpastrelli.
Infondo chi non può dirsi criminale, almeno un po'.

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