venerdì 1 agosto 2008

Punti di vista

Come per ogni cosa sotto il cielo, anche il concetto di "dialogo" può avere significati diversi.
Berlusconi ha sintetizzato la sua personalissima definizione di "dialogo", in riferimento a quello presunto che dovrebbe essere tenuto fra maggioranza ed opposizione:
"Le riforme? Noi andiamo avanti, l'opposizione si aggreghi".
La democrazia italiana è matura, rispettosa, produttiva, pronta per le grandi riforme (concertate in base appunto al tipo di "dialogo" che piace a Silvio).
La democrazia italiana è talmente democratica che stanno tentando di imbavagliare l'informazione (leggo proprio o solo oggi che saranno drastici i tagli alle testate di partito, talmente drastiche da metterne un buon numero in ginocchio*).
E con tutta 'sta democrazia, e 'sto dialogo, e la libertà di informarsi e pensare, finiremo in panciolle a guardarci "Lucignolo", che in un andazzo del genere potrebbe divenire programma culturale nazionale.

* l'argomento "fondi alle testate di partito" è piuttosto controverso: ricordo una puntata di "Report" di un annetto o più fa, dove ben si comprendeva quanto spreco ci fosse dietro valanghe di finanziamenti alla carta stampata.
Non credo che lo stato sia in una posizione tale da poter permettersi di sprecare nulla.
Non sono per lo spreco in generale.
Ma amo poter sfogliare e leggere il quotidiano, col suo odore inconfondibile; e vorrei che fossimo liberi di poter sentire più opinioni possibili.
Ci vorrebbe raziocinio ed onestà da parte di chi dà e da parte di chi prende.
Ma raziocinio ed onestà non sono parole sufficientemente fashion per far presa su molte di quelle persone che decidono ed incidono.

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