martedì 14 ottobre 2008

Copy&Paste #2

Il catechismo di Ferrara
Maria Novella Oppo
LE CRISI si fanno sempre più ravvicinate e vengono subito definite «epocali» da giornali e tg. Sarà per la necessità delle comunicazioni di massa di trovare titoli e vendere la loro merce. Fatto sta che il Nobel per l’economia è stato assegnato a un critico del liberismo, anziché al nostro Brunetta, nemico dello statalismo e soprattutto degli statali. E perfino suor Cecilia, la più vecchia elettrice Usa, alla quale il Tg1 ha dedicato un servizio, ha già votato per Obama. Pure lei ha capito che la presidenza Bush consegna al mondo un’America moralmente ed economicamente distrutta. Mentre noi non possiamo fare a meno di pensare al dolore di Giuliano Ferrara nell’assistere al crollo di tutto quello in cui lui (e Berlusconi) hanno creduto negli ultimi anni. Per Berlusconi non c’è problema, ma Ferrara, da qualche tempo, non ha più il coraggio di apparire in tv e si è dato anima e corpo (soprattutto corpo) a spiegare al cardinal Martini la fede cattolica. Ora sogna solo di essere il primo ateo a insegnare il catechismo al Papa.

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