giovedì 31 luglio 2008

Il peso delle parole

Una centrale «modernissima», peccato sia costata «qualche vita umana». Così a nome del governo il ministro delo Sviluppo Claudio Scajola - quello di Genova, quello che definì Marco Biagi «un rompicoglioni»- all'inaugurazione dell'impianto a Civitavecchia. (Unità on line di oggi).

Le parole hanno un peso.
Un uomo non solo "personalità pubblica" ma rappresentante di un governo nazionale, non può permettersi di pronunciarne a braccio, senza filtri, così come se le sente dentro.
Le inaugurazioni ufficiali non sono terapie di gruppo nè sedute di auto-coscienza
Se il nostro prode non fosse in grado di prepararsi un discorsetto autonomamente, che se lo facesse scrivere da un ghost-writer e se lo impaasse a memoria.
La tracotanza e la superbia di questa classe pseudo politica, convinta di poter dire e fare tutto (senza scuola, senza cultura) dà il voltastomaco.

mercoledì 30 luglio 2008

A Riolo Terme, in questa splendida vallata verde

E' un paese difficile, di quel che poteva avere di "ameno", se ne son perse le tracce.
Status quo; da vecchie baronie meridionali.
QUartiere dormitorio di una periferia in continua espansione
Idee e menti lucide e fresche non sembrano particolarmente gradite.
Poca spina dorsale, un languido tirare a campare; finchè dura, finchè si può, poi si vedrà.
Molti hanno già stilato il piano di salvataggio, quelli che possono, quelli che "sanno come vanno le cose".
E intanto si perpetuano vecchi e stanchi riti, sempre identici a sè stessi, sempre privi di prospettive.
E' diventato complicato guardare un po' più in là dell'immediato (questo non solo a Riolo, ovviamente).
Come se si stesse attendendo il verificarsi del vaticinio finale (per chi crede in queste cazzate: 21 DICEMBRE 2012).
Adoro "Articolo 18", sgangherata associazione culturale, fatta di "gente di buona volontà", che con le proprie idee poche e ben confuse, almeno ci prova!

Segno dei tempi

All'asta su Ebay contemporaneamente:
1- bandiera di Rifondazione Comunista con base di partenza 9,00 euro
2- bandiera della "Sinsitra Arcobaleno" (usato come nuovo, mai sventolata) con base di partenza 1,00 euro
(non è un fake)

Con la chiusura del congresso di Rifondazione e relativa sconfitta della mozione Vendola, alla luce delle decisioni prese dai Comunisti Italiani (virata semi-staliniana, falce e martello, ancora a cercare operai*), l'unica conclusione a cui giungo è che probabilmente occorrerà qualche annetto per poter parlare in Italia di Sinistra calata nel proprio tempo (ricordo all'ex ministro Ferrero che siamo nell'anno del signore 2008, casomai si sentisse temporalmente confuso).
Capisco che una generazione pre e immediatamente post sessantottina sia legata intimamente a simboli, gesti, canzoni e anche idee.
Lo capisco e lo rispetto.
Non credo nel "far tabula rasa"; nè in politica nè nella vita in generale.
L'esperienza (e i ricordi, e le nostalgie ad essi legate) del passato è la base, la "predella" sulla quale poggiare altre basi altre esperienze altri ricordi... ed ANDARE AVANTI.
Continuare a ragionare e proporre idee e progetti illudendosi che l'Italia sia ferma ad uno schema sociale anni '70, a cosa cacchio può portare, se non a perdere il contatto con il reale e l'esistente?

* digressione sulla classe operaia e sul concetto di classe sociale: trovo ridicolo, in una quotidianità così frammentata, in un momento storico in cui all'interno dello stesso individuo può esserci tutto e il suo contrario (in termini di bisogni, aspirazioni, idee, speranze), aggrapparsi a stereotipi vecchi di 30/40 anni.
E altrettanto ridicola questa mania di racchiudere in definizioni troppo rigide ogni evento;per creare sensazione, per far percepire un problema senza che però ti si offrano gli strumenti per approfondirlo e comprenderlo senza superficialità. "Il precariato", "gli statali fannulloni" "la classe operaia".
E' ora che anche le sinistre italiane si rassegnino all'evidenza di una società liquida, e che acquistino in un "bazar" della riviera romagnola un bel paio di braccioli da mare, da inserire nel kit del "buon comunista"*.

* digressione privata e out of treath: avendo avuto nonno e bisnonno partigiani e comunisti (morti con pochi soldi da parte perchè loro ci credevano davvero nella condivisione), mi viene un'urticante orticaria a sentir parlare di comunismo certi tizi in completo Caraceni o pullover di cachemire.

venerdì 25 luglio 2008

Che sospiro di sollievo...

E io che sto qua ad arrovellarmi al caldo di un "ufficio"/sgabuzzino...
Posso godere della freschezza di un sospiro di sollievo, sapendo che Lui, il nostro egregissimo ed amatissimo e untissimo presidente, sta facendo una politica di sinistra verso i ceti deboli.
Gli dedico di cuore la pubblicità della Vigorsol; sì, quella volgare e geniale dove lo scoiattolo gela il mondo con una potente scorrrrreggia.

Il rischio Italia

Di economia non capisco nulla...
Fino a un po' di tempo fa non ero nemmeno in grado di dare il giusto valore ai soldi.
Tanto avevo, tanto spendevo.
Poi si cresce, arrivano i primi conti da pagare, e le cose inevitabilmente cambiano.
Continuo però a capir poco di questa materia che non mi appassiona per nulla.
Come ogni italiano medio che si rispetti posso solo dire che l'Italia è in merda.
Ma non è un'analisi un gran chè apprezzabile! sotto molti punti di vista.
Con immane sforzo stamane leggo sulla "Repubblica" un articolo di Massimo Giannini.
Non ne capisco i 3/4 abbondanti.
Non mi applico.
Ma riporto l'ultima colonna, perchè chiarissima a chiunque, anche ad una come me...

"La nave europea non va. E noi siamo, ancora una volta, la zavorra. Lo dice oggi il Fondo monetario, che ha appena rivisto il suo outlook. Lo dirà il 7 agosto la stessa Bce, nell'ultimo consiglio prima delle vacanze. L'"allerta" sull'Italia e sull'impennata dei premi sui suoi "Credit default swap" non è un complotto delle tecnocrazie senza popolo. È nei fatti: lo ha lanciato il Financial Times tre giorni fa. Il "warning" della bibbia del capitalismo finanziario internazionale è caduto nell'indifferenza generale. Si capisce che nel governo nessuno raccolga questi segnali. Berlusconi considera la magistratura "un cancro da estirpare", e ovviamente è troppo preso dalla sua rituale "caccia alle toghe". Tremonti giudica la speculazione "una peste del XXI secolo", e naturalmente è troppo impegnato nella sua virtuale "caccia agli untori". Ma i mercati globali sanno valutare i pericoli. Le istituzioni finanziarie sanno giudicare le politiche. Sarà banale, ma mai come stavolta si può dire che chi semina vento raccoglierà tempesta."

giovedì 24 luglio 2008

Mi darò al local

"Più campo e più apprezzo la banalità delle soluzioni ragionevoli, i medici che allargano le braccia, i politici che promettono poco, gli scienziati che ammettono di non avere ancora trovato la soluzione"
(Michele Serra, L'Amaca 24.07.2008)

Proverò con il local: politica local, informazione local, attività local.
Iniziare dal piccolo. Sperando di trovare quella ragionevolezza che la politica nazionale ha perso da tempo.
Si stanno tutti parlando addosso.
Credo che il vero problema dei politici nazionali non sia più nemmeno il bisogno di arraffare qunato più possibile(tutto sommato comprensibile): soldi, potere, poltrone, indulti, congelamenti di processi.
Credo che inseguano le loro stesse vanità: basta poco per sentirsi importanti, basta un titolo di giornale, un servizio su un settimanale scandalistico, un passaggio in tv.
Quel che si evince da "vallettopoli", è che i nostri rappresentanti alle istituzioni hanno le medesime ambizioni delle ragazzine che aspirano a diventar veline.

mercoledì 23 luglio 2008

Amache estive

Non posso che concordare con Michele Serra anche oggi, quando nella sua quotidiana rubrica l'Amaca, sottolinea il ridicolo can can mediatico attorno al dito medio di Bossi. Protrarre per giorni la questione, riempire pagine e pagine (tanto a destra quanto a sinistra) di quotidiani conferma sostanzialmente che:
a) in estate prevale l'abrasione mentale un po' ovunque
b) continuano a colpirci indefessamente con le famose "armi di DISTRAZIONE di massa".

In compenso oggi abbiamo la certezza che il lodo Alfano diventerà legge, che i processi di Berlusconi sono congelati fino a tempi migliori*; che anche il mio personaggio dei fumetti preferito, Uolter Ueltroni, inizia a scricchiolare nelle sue certezze di poter dialogare con questa maggioranza (lui ci arriva sempre, magari lento ed intorpidito, magari quando tutti gli altri hanno capito da mesi, ma lui ci arriva); che il caso Telecom sta assumendo le forme del caso Mitrokin di qualche anno fa (io dò tutta la mia solidarietà a Fassino, a prescindere, senza se e senza ma... perchè temo possa far la fine del personaggio di Pennac, Signor Maloussen di professione capro espiatorio).
Pagine e pagine... il nulla che avanza.
E del resto del mondo chissenefrega.
Ci hanno frantumato le palle per anni, abusando senza condoni della parola "globalizzazione", per poi perderci tutti in queste beghe da cortile, che non cambieranno di una virgola la situazione di un paese che ormai è andato ben oltre la stato di "repubblica delle banane". Non cambieranno in meglio nemmeno la quotidianità di chi adesso si rallegra nella convinzione di pagare meno tasse ed avere più soldi nel portafoglio. Cacchio, ditemi dove li comprate quei portafogli da miracolo dei pani e dei pesci... che il mio i soldi se li mangia come fossero Zigulì.
.....
*Ah, giusto per perseverare nel mio essere tignosa, apro una veloce postilla sulla natura dei processi congelati del "nostro" presidente del Consiglio:
1 - Caso Mills: a Milano è imputato di corruzione in atti giudiziari insieme all'avvocato inglese Mills, che sarebbe stato ricompensato con 600mila dollari per testimonianze compiacenti in altri procedimenti.
2 - Diritti Tv: a Milano è imputato di appropriazione indebita, frode fiscale e falso in bilancio per fondi neri che sarebbero generati manipolando i contratti d'acquisto dei diritti di film made in Usa
3 - Diritti Tv: sempre a Milano, sempre diritti tv, appropriazione indebita
4 - Caso Saccà: da intercettazioni di telefonate Berlusconi-Saccà, si evince il tentativo di corruzione da parte del PdC attuale di alcuni senatori, per far cadere il governo Prodi.
Quando si dice "una persona a modo".
Processi congelati, gelo nel sangue.